La Comer Industries? Un’azienda che ha saputo reagire al terremoto del 2012, una storia esemplare: rinata più forte, più tecnologica e innovativa di prima. «Se un’azienda non riesce a percepire il processo di cambiamento e adattarsi con grande velocità rischia di chiudere i battenti», conferma Fabio Storchi, presidente della Comer. Un’eccellenza che è cresciuta anche con il contributo di Kaizen Institute Italia: in via Fermi fino al 2012 Comer aveva due capannoni distinti, separati da un lembo di terreno, quasi distrutti dal terremoto. Ed è proprio nel momento più difficile che la proprietà e il management hanno voluto scommettere sul futuro, investendo in un nuovo capannone e progettandolo a partire dall’analisi dei flussi. Il miglioramento continuo era una pratica coltivata in Comer Industries sin dal 2009, quando il primo Cantiere Kaizen si è posto obiettivi ambiziosi: -30% nell’occupazione di spazi, -50% dello stock in magazzino, 100% di delivery on time. Oggi i primi due oggi sono stati centrati, e il terzo sfiorato con i 97% di consegne puntuali.

La Comer Industries è stata visitata, lo scorso anno, da Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. Poletti è quindi stato sul «Gemba», il luogo dove si svolge il lavoro. Ad accompagnarlo proprio Fabio Storchi, nel ruolo di padrone di casa e di presidente di Federmeccanica. I due sono stati intervistati, proprio in azienda, da Andrea Cabrini, giornalista di Class Cnbc, per il suo «Partita Doppia», programma di approfondimento economico. Una bella chiacchierata che vi consigliamo di vedere al link sotto: si è parlato della Comer e soprattutto di lavoro, di prospettive, contratti e visione economica.

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