Nello stabilimento Comer Industries di Reggiolo (Reggio Emilia) l’approccio Kaizen si respira, perché è presente fin dal progetto architettonico. E perché si accompagna a un meccanismo di rewarding.

Dal dramma del terremoto all’energia per ripartire

In via Fermi fino al 2012 Comer aveva due capannoni distinti, separati da un lembo di terreno. Nel 2012 il terremoto ha danneggiato gli stabili. Nel momento più duro, la proprietà e il management hanno voluto scommettere sul futuro, investendo in un nuovo capannone e progettandolo a partire dall’analisi dei flussi. Il miglioramento continuo era una pratica coltivata in Comer Industries sin dal 2009, quando il primo Cantiere Kaizen si è posto obiettivi ambiziosi: -30% nell’occupazione di spazi, -50% dello stock in magazzino, 100% di delivery on time. Oggi i primi due oggi sono stati centrati, e il terzo sfiorato con i 97% di consegne puntuali.

Un premio per riconoscere l’impegno

Ma c’è un altro fattore importante, il premio. Ogni anno le innovazioni promosse dai cantieri garantiscano all’azienda un milione di euro di nuovi risparmi. Tutto questo richiede molta energia, fatica e inventiva ai collaboratori. È un impegno che, per essere sostenibile, deve essere riconosciuto e ripagato: ogni tre mesi, in ogni stabilimento viene scelto il cantiere migliore, i cui operatori sono premiati anche economicamente.