VIDEO. Bruno Fabiano, cofondatore e senior partner di Kaizen institute Italia, racconta gli otto casi di studio italiani presenti nel libro “Gemba Kaizen” di Masaaki Imai. Questa nuova edizione aggiornata, pubblicata da FrancoAngeli, rappresenta la definitiva versione del pensiero Kaizen scritta dal suo fondatore.

Il libro: nuovo titolo, nuove idee

La nuova edizione italiana del long seller di Masaaki Imai ha grandi novità rispetto al passato, ravvisabili fin dal titolo. «Il primo libro si chiamava solamente Kaizen, ossia “cambiare in meglio”- racconta Bruno Fabiano – La nuova edizione si chiama invece “Gemba Kaizen”, ossia cambiare in meglio nel luogo in cui si lavora». Non si tratta quindi di un invito generico al miglioramento continuo, ma di un cambio di mentalità che comincia innanzitutto nel “luogo in cui le cose accadono”, ossia nel gemba.

Gli otto casi italiani

Oltre al titolo, “Gemba Kaizen” fa altri passaggi importanti rispetto alle precedenti edizioni. Il Kaizen nasce in Toyota, ma la sua applicazione non si limita più solo all’industria automobilistica. Le aziende che pensano Kaizen spaziano ormai in tutti i settori: dagli ospedali, all’industria della moda fino alle imprese di servizi. «In particolare nell’edizione italiana del libro – spiega Bruno Fabiano – abbiamo aggiunto otto storie che sono casi di applicazione Kaizen che sono completamente al di fuori dei normali settori di applicazione».

Da Geox ad Alf uno, da Comer a Pomini, passando per Rossimoda, Carpigiani, Esmach e Acqua minerale San Benedetto: tutte storie che raccontano come cambiare l’organizzazione partendo dal gemba per renderla più adatta alle sfide che si trova ad affrontare. «Tutte queste sono sfide Kaizen vinte – conclude Fabiano – che cercano di andare oltre lo status quo  dell’azienda».

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