MeteorLa celebrazione ufficiale è fissata al 10 settembre 2016: in quella data, il compleanno del fondatore Giacomo Dell’Oglio, la Meteor di Mareno di Piave (Treviso) festeggerà i 50 anni di attività. Sempre in crescita – nemmeno la grande crisi iniziata nel 2008-2009 ha intaccato sensibilmente la tendenza – e sempre in cambiamento per migliorare. Una spinta che non si affievolisce neanche quando si spengono le 50 candeline. Pochi giorni dopo, infatti, l’impresa specializzata in soluzioni elettromeccaniche per elettrodomestici e macchinari professionali – dalle iniziali stufe elettriche per la casa si è arrivati ai sofisticati i bloccaporta per forni e lavatrici per mense professionali, fra le altre cose – apre le porte a tre giorni di training in azienda.

Un TFM (Total Flow Management) in programma dal 13 al 15 settembre 2016, aperto a risorse interne ma soprattutto esterne all’azienda, che si terrà proprio nella sede aziendale a Mareno di Piave (qui tutte le informazioni per iscriversi), tenuto dai professionisti di Kaizen Institute Italia. Saranno costituiti tre team di lavoro, ognuno con un obiettivo da raggiungere nei tre giorni, in tre ambiti diversi: uno in magazzino, uno in produzione e uno in ufficio tecnico.

Kaizen da queste parti è una prassi che ha preso piede nel 2011. Una ventina i cantieri attivati, che hanno portato, ad esempio, a ridurre da un mese a una settimana i tempi medi di consegna. Tagliati così di un quarto. «One week order era il nostro obiettivo di un cantiere partito due anni fa – racconta Diana Dell’Oglio, che alla scomparsa del padre ha preso le redini dell’azienda insieme all fratello Fabio, rispettivamente nei ruoli di Financial Manager e di Managing Director –. L’obiettivo è stato raggiunto: essere in grado di rispondere al cliente in una settimana ora è una realtà».

Quest’ultimo cantiere è sorto quando un importante cliente ha proposto a Meteor di diventare suo fornitore unico, passando da 1,3 a 5 milioni di pezzi ordinati all’anno. Una salto che si traduceva in un raddoppio della linea produttiva. «Prima di acquistare i macchinari nuovi, però, abbiamo passato ai raggi X la linea attraverso un Kanban di produzione, con l’analisi della logistica, del flusso, la riorganizzazione del magazzino – prosegue Dell’Oglio –. Alcuni prodotti che prima passavano per un sistema MPR (Material requirements planning) ora sono programmati a Kanban. Abbiamo un tabellone con tutti i materiali in arrivo necessari all’approvvigionamento, i post-it si staccano e si spostano quando l’ordine è evaso e le riunioni sono quotidiane. Si è ridotto il lavoro amministrativo e di pianificazione dell’ufficio acquisti, e al contempo le scorte di prodotti finiti e di semilavorati si sono assottigliate: l’obiettivo è -5% per il 2016, e ci stiamo riuscendo».

I numeri non rendono però tutto. Venti cantieri, quattro anni di approccio Kaizen hanno cambiato l’attitudine in azienda. Lo spirito positivo ha contagiato management e dipendenti. I competitor diretti di Meteor sono cinesi, e se il confronto con la forza di Pechino può spaventare, a Mareno di Piave ciò non è accaduto. Anzi, c’è sempre la voglia di alzare l’asticella ancora un po’.

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